


La conferenza ha illustrato i risultati di uno studio articolato e multidisciplinare, sviluppato dall’archeoastronomo Giuseppe Veneziano dell’Osservatorio Astronomico di Genova, insieme a Mario Codebò, Ettore Bianchi, Walter Ferreri e Alessandro Veronesi, e riguardante una possibile spiegazione scientifica della cosiddetta “Stella dei Magi”.
Il quadro si compone di: una triplice congiunzione Giove-Saturno avvenuta nell’anno 7 a.C. nella costellazione dei Pesci, tradizionalmente legata al popolo ebraico; dall’attesa messianica di una venuta divina atta a mettere ordine nel caos in cui si era trasformato il mondo; dall’esistenza dei Magi, tribù del popolo persiano dei Medi composta da astrologi votati all’osservazione del cielo a scopo di preveggenza e professanti la religione Mazdea; dalla presenza in questa religione del “Saoshyant”, figura messianica destinata ad arrivare sulla Terra per guidare le forze del bene.
Ne scaturisce un quadro perfettamente coerente e plausibile che, in modo avulso da qualsiasi preconcetto religioso e tradizionale, spiega un possibile viaggio intrapreso da alcuni uomini dalla Persia alla Palestina lungo i collaudati percorsi della via della seta.
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